Oltre all'ossigeno, l'aria interna contiene anche altri gas, come l'anidride carbonica (CO2), nonché batteri, spore fungine ed aerosol. Il contenuto di CO2 viene usato come indicatore della qualità dell'aria di ambienti, in quanto è direttamente proporzionale agli aerosol che possono contenere virus e batteri. La CO2 non è velenosa e viene prodotta durante la combustione ed anche durante la respirazione delle persone o animali. Studi hanno rilevato che un valore elevato di CO2 nell'aria provoca difficoltà di concentrazione, stanchezza e mal di testa.
Per un buon clima degli ambenti la concentrazione di CO2 dovrebbe essere inferiore a 1.000 ppm, mentre l'aria nella natura contiene circa 400 ppm di CO2. Una ventilazione regolare, quindi, non solo riduce il contenuto di CO2, ma diluisce anche gli aerosol carichi di virus e batteri. In questo modo si vuole prevenire la diffusione di virus (ad esempio il virus della corona Sars-CoV-2) in ambienti chiusi.