20 anni di “Soluzioni tecniche su misura”

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Nel 2024, Wöhler Italia ha un motivo speciale per festeggiare: il suo 20° anniversario. German Puntscher, amministratore delegato, conosce Wöhler come nessun altro, perché era presente quando l'azienda è stata fondata. Abbiamo parlato con German dell'emozionante storia di Wöhler Italia SRL:

German, com'è stato il processo di fondazione 20 anni fa?

All'epoca lavoravo in un'azienda di Bolzano che vendeva strumenti di misura. È stato allora che ho conosciuto Wöhler e ho iniziato a rappresentare i prodotti Wöhler. Poco dopo ho lasciato la mia azienda per avviare l'attività per Wöhler in Italia. Tra l'altro, la mia prima dipendente è stata mia figlia Sibylle: molti degli indirizzi che utilizziamo ancora oggi sono stati raccolti da lei all'epoca. All'epoca, però, era difficile trovare personale, perché a Bolzano non c'era quasi nessuna disoccupazione e servivano persone bilingue. Ben presto riuscimmo a trovare una segretaria adatta e Sibylle andò all'università. Abbiamo iniziato subito con la vendita diretta agli operatori della manutenzione caldaie, ma abbiamo anche a lavorato con i rivenditori e creato la rete di agenti. Già a novembre 2004 avevamo una squadra di 40 agenti. Oggi abbiamo ca. 50 agenti in tutta l’Italia e quattro rappresentanti stipendiati che lavorano per Wöhler Italia. Siamo stati in grado di generare buone vendite fin dall'inizio ed abbiamo portato l’azienda ad una struttura ben equilibrata e solida.

Quali sono i suoi ricordi preferiti di questo periodo?

Sono orgoglioso della crescita dell'azienda, che da impresa individuale è diventata una vera e propria società. Oggi siamo riconosciuti in Italia, siamo una delle aziende più conosciute del settore. È stato importante anche essere accolti in vari comitati ed associazioni, in modo che i nostri prodotti Wöhler potessero essere diffusi su tutto il territorio. La mia frase abituale durante le presentazioni e nei seminari era: “Potete usare qualsiasi strumento di misura, purché sia blu”. Un momento emozionante per me è stata la presentazione al Museo Lamborghini di Sant'Agata Bolognese.

In 20 anni, lei è stato testimone di molti sviluppi e cambiamenti. Quale cambiamento o innovazione considera un punto di svolta per Wöhler? 

Credo che l'analizzatore di combustione Wöhler A 97 sia stato una pietra miliare per tutti noi, perché abbiamo presentato qualcosa di veramente innovativo: Avevamo uno strumento con il touch-screen già nel 1997, dieci anni prima della presentazione dell’iPhone. Anche la misura tabellare dei nostri analizzatori di combustione è stata per me una grande innovazione che ha semplificato ai manutentori l’analisi con le tre prove richiesta in Italia. Ancora oggi siamo gli unici a poterlo visualizzare in modo così semplice sullo schermo.

Come ha vissuto il rapporto con i clienti?

Sono conosciuto come “il signor Wöhler”. Ero sempre alla ricerca di contatti con i principali produttori. Vaillant Italia aveva inviato nel 2005 una lettera di raccomandazione per i nostri analizzatori di combustione e Immergas, con oltre 1000 caldaie a gas costruite al giorno e più di 1000 aziende di manutenzione, ci invitava regolarmente ai loro corsi di formazione. Erano ottime occasioni per parlare delle norme e dei nostri prodotti. Ora abbiamo buoni contatti con quasi tutti i produttori e le associazioni di categoria.

Cosa si augura per il futuro di Wöhler Italia?

L'anno prossimo me ne andrò in pensione e la prossima generazione prenderà il testimone. Tutto continuerà senza intoppi e questo è esattamente ciò che voglio per l'azienda. Abbiamo un buon successore come Amministratore Delegato in Luca Cester, che logicamente farà alcune cose in modo diverso da me, ma ha trovato la sua strada, che ha già rafforzato l'azienda. Con Dario Grandis abbiamo un altro grande esperto come Direttore Commerciale, mentre non dobbiamo scordare il nostro Gianni Carginale che come Senior-Area Manager che con la sua esperienza contribuisce alla crescita anche dei suoi colleghi Area Manager, venditori ed agenti. Sono quindi molto ottimista della crescita dell’azienda per la quale ho dato i miei ultimi 20 anni, ma per la quale anche in futuro sarò vicina quando servirà.